mercoledì 26 settembre 2012

Poesie dorsali


Poesie dorsali
Mettere dei libri uno sopra l’altro in modo che i titoli si concatenino fino a formare dei versi.

Finché le stelle saranno in cielo



Un libro sull'importanza di amare



"Finché le stelle saranno in cielo" è un romanzo all'interno del quale argomenti come amore, famiglia e storia si intrecciano in un unico vortice di vicende ed emozioni che non può lasciare indifferente il lettore.
Rose, malata di Alzheimer, nasconde da ormai settant'anni un passato doloroso e complesso, segnato dalle violenze dei tedeschi nazisti durante la seconda guerra mondiale, a Parigi. Rendendosi conto che la memoria, ad oggi, le lascia ben pochi attimi di lucidità chiede all'amata nipote Hope di scoprire cosa ne è stato della sua famiglia. Inizia così un viaggio che, attraverso il passato, dà un senso al presente ed al futuro.
Nonostante la trama intricata ed i vari colpi di scena la Harmel è stata brava a non perdere mai il filo rosso del discorso, districando di volta in volta i nodi che si creavano all'interno della trama rendendo il racconto scorrevole e lineare.
Del romanzo, invece, non ho apprezzato la parte "sentimentale" che ho trovato scontata e talvolta inverosimile (ma un po' me lo aspettavo, visto il genere di romanzo). Inoltre non mi è piaciuta la scelta di ambientare la parte relativa al passato durante lo sterminio ebraico. E' un tema che mi sta molto a cuore ma ultimamente lo trovo e ritrovo in diverse salse (mi ha ricordato molto, giusto per fare un esempio, "Il profumo delle foglie di limone" di Clara Sanchèz sempre edito Garzanti). Temo che continuando a romanzare un fatto storico così delicato e realmente difficile da affrontare, soprattutto con i più giovani, si perda l'importanza antropologica e storica in esso contenuta.
Nel complesso è un libro delicato e commovente. Fa riflettere sulle piccole cose: dalle difficoltà che possono essere presenti nella vita di ognuno all'intensità dell'amore vero, che resta, non si spegne, andando oltre il tempo e lo spazio.
3 stelline

The surrender"




Questo libro va anzitutto contestualizzato. E’ ovviamente un memoir erotico (che mi è stato consigliato da un amico dopo la spiacevole lettura della trilogia “50 sfumature” per farmi notare la differenza tra i due) dunque è palese che il lessico e la trama non abbiano l’eleganza dei testi della Austen, ma ci sta. Lo scrivo perchè, tra le varie recensioni, ho notato critiche su questi punti: se il lessico “colorito” vi urta, non leggete un romanzo erotico.
“The surrender” è un libro audace e coraggioso, che parla di sesso ma non solo, tratta anche di molto altro: di sottomissione, di spiritualità, di ricerca di sè stessi, di umiliazione, di dolore, di amore. E’ un libro ben scritto e ricco di spunti sui quali si può riflettere se si riesce a superare la facciata del “è solo un libro che parla di sesso, niente di più niente di meno”.
3 stelline

Il quaderno di Maya



In sè la trama de "Il quaderno di Maya" è bella e coinvolgente ma dal mio punto di vista la narrazione è troppo lenta e frammentata, soprattutto nella parte iniziale. Inoltre in certi momenti si nota che lo stile e l'ambientazione moderna non è nelle corde della Allende, autrice che solitamente trovo deliziosa. Nulla a che vedere con "La casa degli spiriti", per esempio.
Peccato.

Due stelline
Il mio account aNobii: 
http://www.anobii.com/0120fadec666e694e2/books

La mia anima è ovunque tu sia


Della serie "Suo figlio è intelligente ma non si applica."Le idee e gli spunti per far sì che "La mia anima è ovunque tu sia" fosse un bel romanzo c'erano tutti, peccato che Cazzullo abbia deciso di non usarli e di lasciarli lì, appena accennati. Un romanzo degno di tale nome, che vuole trattare di "Un delitto. Un tesoro. Una guerra. Un amore.", non può essere composto solo da 126 pagine, 45 capitoli di tre pagine l'uno che continuano ininterrottamente a passare da un arco temporale all'altro: vengono trattati infatti gli anni del 1945, 1963 e del 2011 ma in modo confuso e rapido. Non mi stupisce, a questo punto, che l'annata centrale si sia rivelata poco utile e pertinente ai fini narrativi della vicenda. A mio parere, se la narrazione fosse stata più omogenea dal punto di vista temporale e con una trama più minuziosa ed articolata, il risultato finale sarebbe stato sicuramente migliore. 
L'unica pagina degna di nota è la n°86, contenente dolcissime parole d'amore che non ho potuto non trascrivere: Anche quando saremo lontani, vorrei che il mio amore fosse sempre con te, come un pensiero allegro in fondo alle giornate tristi, o un amico che ti fa compagnia quando sei sola. Spero che il mio amore si renda utile, come lo scialle che indossi quando hai freddo e posi quando voli via, libera e leggera. Attenta però a non dimenticarlo, a non lasciarlo chissà dove. Maneggialo con cura, il mio amore, quando lo porti in giro: bada a non urtare gli spigoli, proteggilo dalle chiacchiere indiscrete. Ricordati che il mio pensiero ti segue sempre, il mio cuore ti appartiene, e la mia anima è ovunque tu sia.

Deludente, insomma.

Due stelline


Il mio account aNobii: http://www.anobii.com/0120fadec666e694e2/books

Fai bei sogni



"Fai bei sogni" è un libro ricco di semplicità e di una dolcezza disarmante che, una volta giunti alle ultime pagine, non può lasciare indifferenti. Gramellini sfodera tutta la sua competenza ma, ancor più, tutto il suo coraggio nell'affrontare la stesura di questo romanzo autobiografico che narra dell'ineguagliabile dolore quale la perdita della propria madre durante i primi anni di vita.
Non nego che durante le pagine 174, 175 e 176 ho avuto gli occhi lucidi.
Consiglio a tutti di leggerlo, soprattutto a coloro che non riescono a superare una perdita e, in particolare, consiglio di leggerlo tutto d'un fiato perchè è breve, scorrevole e, a mio parere, se letto in modo frammentato rischia di perdere tutta la sua magia.
4 stelline e mezzo