domenica 28 ottobre 2012

#Pensieri: L'undicesimo comandamento

Secondo l’Antico Testamento Dio consegnò a Mosè, sul monte Sinai, il Decalogo: dieci comandamenti che un buon fedele avrebbe dovuto seguire durante tutto il corso della sua vita, in modo da essere degno di entrare nel Mondo dei Cieli.
Ma Dio, si sa, è un po’ un burlone e, nell’incidere sulla roccia le regole che avrebbero reso un uomo degno di tale nome, si è concentrato un po’ troppo su se stesso tralasciando punti essenziali. 
Mi sento dunque in dovere di aggiungere l’undicesimo comandamento: Sii coraggioso. Poiché ci vuole soprattutto coraggio in questa vita. Non comprensione, non supporto, non preghiere. Coraggio. Coraggio per andare avanti quando tutto attorno a te crolla, coraggio per credere in te stesso, coraggio per non lasciati sopraffare dalle esperienze negative, coraggio per amarti in modo incondizionato. Ci vuole coraggio per vivere e Dio se l’era dimenticato. Dio si era scordato che noi uomini siamo esseri fragili, deboli, limitati, capaci di toccare il fondo, di curarci le ferite con le nostre lacrime, senza tuttavia riuscire a riaffiorare in superficie. Dio si era dimenticato anche del fatto che noi uomini siamo per lo più soli e, nei momenti bui, possiamo contare solo sulle nostre forze. Ritengo dunque necessario l’undicesimo comandamento per ricordare prima di tutto noi stessi che non dobbiamo mollare, mai, e che solo noi abbiamo le redini della nostra vita. Dunque: siamo coraggiosi.

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